Nelle ultime 24 ore ventuno persone accusate di reati legati alla droga sono state uccise dalle forze dell'ordine nelle Filippine.

Si tratta del numero più alto di vittime in un unico giorno dall'inizio della cosiddetta "guerra alla droga", lanciata dal presidente Rodrigo Duterte nel luglio del 2016.

L'anno scorso il capo di Stato filippino era arrivato a paragonare la sua battaglia contro i tossicodipendenti allo sterminio degli ebrei operato da Adolf Hitler nella Germania nazista.

Il bilancio di 21 morti e 64 persone in manette arriva da una serie di operazioni antidroga effettuate dalla polizia in diverse città della provincia di Bulacan, nel nord del Paese.

Nell'ambito dei blitz sono stati sequestrati anche 100 grammi di metamfetamina e 21 armi da fuoco.

(Redazione Online/F)

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