Un’esplosione nei cieli di Kiev ha fatto scattare l’allarme aereo.

Il capo dell'amministrazione militare della città, Serhiy Popko, ha inizialmente riferito che l’incidente era dovuto alla «caduta di un satellite spaziale della Nasa». Ma l’agenzia spaziale statunitense ha poi smentito tutto, affermando che la struttura «è ancora in orbita».

«Intorno alle 22, nel cielo di Kiev è stato osservato un bagliore luminoso di un oggetto volante. Secondo le informazioni preliminari, questo fenomeno è stato il risultato della caduta sulla Terra di un satellite spaziale della Nasa. Per evitare che i detriti facessero vittime cadendo a terra, è stato annunciato l'allarme aereo. La difesa aerea non è entrata in funzione», ha dichiarato Popko.

Nelle ore precedenti, la Nasa aveva effettivamente messo in guardia sulla possibilità che il suo satellite defunto Rhessi, che ha viaggiato nello spazio per oltre 20 anni, precipitasse sulla Terra la notte tra mercoledì e giovedì, senza tuttavia poter fornire una localizzazione geografica. Secondo quanto stimato dall’agenzia spaziale americana, la maggior parte del satellite sarebbe andata in fumo nel suo viaggio di ritorno nell'atmosfera. Dopo che il video dell’esplosione in Ucraina ha fatto il giro del web, è arrivata la smentita: «Il rientro non è ancora avvenuto: Rhessi è ancora in orbita».

(Unioneonline/v.f.)

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