L'esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino l'ospedale Shifa.

«Cinquanta terroristi sono stati uccisi», riferisce il portavoce militare, secondo cui il quartiere generale è «cuore delle attività di intelligence e operative di Hamas» e il luogo in cui sono stati «ideati e preparati gli attacchi del 7 ottobre». L’operazione di Tel Aviv è avvenuta con il supporto dell’aviazione e delle forze speciali.

Nel quartier generale sono stati trovati documenti dell'intelligence militare, imbocchi di tunnel, officine per la produzione di missili anti tank e postazioni di lancio anti aerei. Il quartier generale «consiste di parti strategiche di Hamas, incluse quelle dell'intelligence e della difesa aerea così come gli uffici di governo dell'organizzazione terroristica, compreso il ministero dell'Interno e della stazione di polizia».

Inoltre l'intera area contiene «le maggiori strutture di addestramento nella Striscia per la guerra urbana, avamposti militari e varie officine per la produzione di munizioni, tra cui razzi, missili anti tank droni e esplosivi».

Non si combatte solo a Gaza, dove Hamas – fa sapere Israele – «ha perso il controllo del nord della Striscia». L’esercito israeliano è impegnato in duri scontri con miliziani palestinesi in diverse città della Cisgiordania, tra cui Jenin, Nablus e Kalkilya. A Jenin le operazioni dell’esercito, che si avvale anche di droni contro i miliziani locali, sono iniziate dalle prime ore del mattino e fonti mediche palestinesi parlano di almeno dieci morti e 20 feriti.

Oggi i capi della Cia e del Mossad, Bill Burns e David Barnea, si sono incontrati a Doha per portare avanti i negoziati mirati a una tregua che permette la liberazione di alcuni ostaggi nelle mani di Hamas. All’incontro ha partecipato anche Abbas Ibrahim, il leader degli 007 libanesi.

(Unioneonline/L)

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