Sono stati inutili tutti gli appelli alla clemenza, arrivati da varie parti del mondo, diretti a risparmiare la vita di un uomo, disabile mentale, condannato alla pena di morte a Singapore. 

La condanna è stata eseguita nonostante la battaglia legale.

Nagaenthran K. Dharmalingam, 34enne di nazionalità malese, era stato arrestato nel 2009 dopo essere stato sorpreso con una piccola quantità di eroina (42,72 grammi) nella città-Stato che ha una delle leggi sulla droga più severe.

L'anno successivo è stata emessa la sentenza. Nella notte è stato impiccato nella prigione di Changi. In molti avevano protestato contro questa decisione: tra questi le Nazioni Unite, l'Unione europea e il miliardario britannico Richard Branson. 

(Unioneonline/s.s.)

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