Detto fatto. Dopo le minacce Recep Tayyip Erdogan ha cacciato dieci ambasciatori occidentali in Turchia che avevano firmato un appello per la liberazione di Osman Kavala, filantropo suo oppositore detenuto da oltre quattro anni.

Tra i diplomatici coinvolti ci sono anche gli ambasciatori di Stati Uniti, Francia e Germania.

"Ho ordinato al nostro ministro degli Esteri di dichiarare al più presto questi 10 ambasciatori come persona non grata", ha detto il leader di Ankara. "Vanno a coricarsi, si svegliano e pensano a Kavala. Kavala è il rappresentante turco di Soros. Dieci ambasciatori si recano al ministero degli Esteri per lui: che impudenza! Impareranno a conoscere e capire la Turchia o dovranno andarsene".

Osman Kavala è accusato di aver avuto un ruolo nel tentato golpe del 2016: "Non possiamo concederci il lusso di ospitare questi ambasciatori nel nostro Paese”, ha riferito il Sultano.

Oltre a quelli di Usa, Germania e Francia, cacciati anche i diplomatici di Finlandia, Danimarca, Olanda, Nuova Zelanda, Canada, Norvegia e Svezia, che con un comunicato nel quarto anniversario dell’arresto di Kavala ne avevano chiesto la liberazione in linea con una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 2019.

(Unioneonline/L)

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