Donald Trump all’Onu: «Bloccare l’immigrazione incontrollata. Le rinnovabili? Un costoso scherzo»
Il presidente americano all’Assemblea generale: «Il riconoscimento della Palestina è una ricompensa per Hamas e i suoi terribili attacchi»(Ansa)
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Donald Trump interviene all’Assemblea generale dell’Onu per la prima volta dalla sua rielezione.
«Ho lasciato un'era di calma e stabilità», ha esordito riferendosi al termine del suo primo mandato. Dopo di lui spazio a una delle «grandi crisi dei nostri tempi», con una «serie di disastri». Ma ora, in soli otto mesi, «siamo nell'età dell'oro dell'America». «L'America è rispettata di nuovo sul palcoscenico mondiale: fino a poco ci ridevano dietro», ha aggiunto.
Poi è partito all’attacco delle stesse Nazioni Unite: «In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere non terminabili. Non è avvenuto prima, sono molto onorato di averlo fatto». Il tycoon si è lamentato però che «non ho mai avuto una chiamata dalle Nazioni Unite», e «nessuno mi ha ringraziato» per questo, ma «l'unica cosa che ho ottenuto è una scala mobile che si è fermata a metà e un teleprompter che non funziona». «Le parole vuote non risolvono le guerre», ha continuato.
Un altro attacco sul tema migranti: «La questione politica numero uno del nostro tempo è la crisi delle migrazioni incontrollate» e l'Onu incoraggia l'«invasione» di alcuni Paesi attraverso l'immigrazione illegale. L'Europa è invasa da «illegali».
Trump ha parlato di migranti per oltre dieci minuti. «L’Onu dovrebbe fermare le invasioni, non crearle e finanziarle». Gli Stati Uniti «hanno intrapreso azioni coraggiose per bloccare rapidamente l'immigrazione incontrollata. Una volta che abbiamo messo iniziato a trattenere ed espellere, i migranti clandestini hanno semplicemente smesso di arrivare», ha spiegato Trump criticando il tasso di migranti in Europa: «È ora di mettere fine al fallito esperimento dei confini aperti. Dovete mettervi fine ora. I vostri Paesi andranno all'inferno».
Il presidente si è anche espresso sull’energia rinnovabile: «A noi non interessano le rinnovabili, sono costose da gestire. Sono un grandissimo scherzo. È l'energia più costosa mai concepita, ed è effettivamente energia. Si suppone che con l'energia si guadagni, non si perda. Se si perdono soldi, i governi devono sovvenzionarli».
Sulla guerra in Medioriente è stato netto: «Il riconoscimento della Palestina è una ricompensa per Hamas e i suoi terribili attacchi», ha scandito rilanciando tra gli applausi l'immediata liberazione degli ostaggi.
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(Unioneonline/D)