Non poteva certo perdersi la nascita della figlia e così ha preso dieci aerei e macinato quasi 13mila chilometri - in due giorni - per essere presente a uno dei momenti più belli della sua vita.

E ce l'ha fatta Francois Clerfe, ingegnere dell'esercito americano di stanza in Iraq, passando da Kuwait, poi Turchia, Francoforte, Baltimora, Atlanta e infine Monterey, in California, dove lo aspettava la moglie Natalie Svistunova.

Anche la piccola ha "atteso" l'arrivo del papà e ha deciso di nascere con otto giorni di anticipo, il primo gennaio.

"È stato divertente ed eccitante allo stesso tempo - ha raccontato Clerfe - Non posso spiegare quali fossero le mie sensazioni, ma dentro di me facevo i salti di gioia".

(Unioneonline/D)

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