Covid, il governo inglese verso la stretta dopo l’aumento dei casi. I media: “Forse pass vaccinali”
Il certificato mai amato da Whitehall diventa un’ipotesi percorribile. I contagi intanto, nelle ultime 24 ore, scendono sotto 40mila per la prima volta in 11 giorni
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Londra sta valutando l’ipotesi di mettere in campo contromisure a seguito dell’aumento dei contagi da Covid-19.
Secondo l’Observer, l’inserto domenicale del Guardian, il governo di Boris Johnson potrebbe varare una nuova stretta per combattere la pandemia in vista dell’inverno. Il timore è che la concomitanza della variante Delta e sottovarianti del coronavirus e altre malattie respiratorie, come l'influenza e il Virus respiratorio sinciziale (Rsv), possa avere conseguenze anche gravi per bambini e persone anziane.
Per i media inglesi, l’esecutivo avrebbe in mano "nuovi dati" allarmanti che spianano la strada a un “Piano B”, dopo la fine delle restrizioni di luglio. La Uk Health Security Agency (Ukhsa) starebbe consultando le amministrazioni locali per tastare loro il polso sulla possibilità di una "immediata implementazione del piano per l'inverno" per far fronte alla crescente pressione sull'Nhs, il servizio sanitario pubblico.
Tra le ipotesi sul tavolo anche l’introduzione di un pass vaccinale per i luoghi al chiuso, mai piaciuto a Whitehall.
Intanto proprio oggi dal Regno Unito arrivano numeri più incoraggianti sul Covid: in 24 ore sono stati registrati 39.962 casi, quasi 5mila in meno di ieri e dunque per la prima volta sotto quota 40mila dopo 11 giorni. In calo pure i decessi, per il secondo giorno di fila, che si assestano a 72 contro i 135 di ieri. Stabile il totale dei ricoveri in ospedale (8.238, contro i picchi di 39.000 delle ondate dei mesi scorsi), grazie all'effetto barriera attribuito al doppio vaccino somministrato finora nel Paese all'80% della popolazione over 12.
(Unioneonline/D)