Hanno raggiunto e superato quota 560 le vittime per il coronavirus nel mondo.

A fornire il computo aggiornato è il Center for Systems Science and Engineering della Johns Hopkins University, che parla anche di oltre 28mila casi di contagio a livello globale.

Oggi è morto anche il medico cinese Li Wenliang, il primo a dare l'allarme - inascoltato - sulla diffusione del virus a dicembre. Lo fanno sapere i media locali, spiegando che l'uomo è morto proprio per il contagio da coronavirus.

La stragrande maggioranza dei casi i morti si sono registrati nella provincia cinese dell'Hubei, dove si trova la città di Wuhan, primo focolaio dell'epidemia.

Solo due le vittime fuori dalla Cina, uno nelle Filippine, l'altro a Hong Kong.

Intanto, la stessa Cina ha annunciato una possibile "arma" contro il coronavirus: due farmaci che sarebbero in grado di fermarlo. Una notizia accolta con estrema cautela dall'Organizzazione mondiale della sanità , secondo cui al momento "non ci sono terapie efficaci" per contrastare l'epidemia.

(Unioneonline/l.f.)
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