All’indomani della chiusura del G20 a Roma, comincia oggi a Glasgow la Cop26, la Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici.

Nel vertice italiano i grandi della Terra hanno preso un impegno: mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi, e riconosciuto che sia scientificamente dimostrata la necessità di intervenire, ma la deadline del 2050 per un mondo a zero emissioni viene sostituita da un più generico “verso metà secolo”.

Ora gli stessi grandi della Terra partecipano al summit sul clima, giunto alla 26esima edizione (il 26 della sigla Cop, acronimo di Conference of Parties, che si è tenuta per la prima volta nel 1991).

JOHNSON – L’apertura dei lavori è stata affidata al premier inglese Boris Johnson, che nel suo discorso ha detto subito: "Questo non è un film", ribadendo che la minaccia sia “reale” e che “l'orologio corre in modo furioso”, per spiegare come le emissioni di carbonio continuino ad aumentare. Quindi l’invito ad agire “prima che sia troppo tardi”.

Rifacendosi alle parole di Greta Thunberg, ha affermato che dopo l'Accordo di Parigi del 2015 il mondo ha fatto troppo "bla bla bla" sul fronte della lotta al cambiamento climatico. "Ora è il momento di agire", è il refrain, richiamando l'obiettivo di fermare il surriscaldamento della Terra sotto il tetto di 1,5 gradi. “Le tecnologie, le idee", i finanziamenti ci sono, ma serve "la buona volontà".

Poi il premier inglese ha dipinto la situazione climatica attuale a tinte fosche: “L'umanità ha esaurito il tempo" per invertire la rotta sui cambiamenti climatici che minacciano il pianeta: "resta un minuto prima della mezzanotte, se non saremo seri" qui e ora "per i nostri figli sarà tardi".

"Dobbiamo – ha aggiunto Johnson –  passare dalle parole all'azione reale su carbone, automobili, denaro da investire nella transizione e alberi. Non è più tempo di speranze, obiettivi o aspirazioni", bensì di "impegni e scadenze concrete verso il cambiamento". 

DRAGHI – “Qui alla COP26 dobbiamo andare oltre, molto più di quanto abbiamo fatto al G20. Dobbiamo accelerare il nostro impegno per contenere l'aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull'accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso", ha detto invece il presidente del Consiglio Mario Draghi alla cerimonia di apertura della conferenza. 

"Il cambiamento climatico – ha aggiunto Draghi - ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci".

Ancora, ha proseguito il premier, “dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e privato, in modi nuovi. Boris Johnson ha sottolineato la quantità di denaro disponibile: decine di trilioni. Ma ora dobbiamo usarli, dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli velocemente. Abbiamo bisogno che tutte le banche multilaterali e in particolare la Banca mondiale condividano con il settore privato i rischi che il privato non si può permettere. Abbiamo bisogno di piattaforme. Johnson ci ha dato la buona notizia che i soldi non sono un problema se vogliamo usarli bene”.

BIDEN – Al vertice è intervenuto anche il presidente Usa Joe Biden, che ha chiesto “scusa” ai

leader mondiali per la decisione di far uscire gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sul clima presa dal predecessore Donald Trump. "Chiedo scusa – ha detto – perché tale decisione ci ha messo in una situazione difficile".

"Faremo quello che è necessario o faremo soffrire le future generazioni?", ha aggiunto poi Biden dal palco, sottolineando: “Questo è il decennio decisivo sul clima, e la finestra si sta chiudendo rapidamente. Glasgow dee dare il calcio di inizio al cambiamento".

Il numero uno di Washington ha poi confermato l’impegno degli Stati Uniti ad arrivare all’obiettivo di “emissioni zero” entro il 2050.

L’INDIA – Se gli Usa fissano come deadline la metà del secolo l’India sposta l’asticella più in là di 20 anni. "L'India raggiungerà l'obiettivo delle emissioni zero nel 2070", ha annunciato il leader di New Delhi Narendra Modi nel suo intervento a Glasgow. 

Proprio la data-limite per arrivare a emissioni zero è uno dei nodi dei negoziati sul clima tra i vari Paesi. I diversi Stati, infatti, non concordano sulla deadline, tanto che nel documento finale del G20 di Roma appena concluso è stata inserita, come detto all’inizio, una formula poco vincolante. 

GLI ALTRI LEADER – Al summit in Scozia non c’è Recep Tayyip Erdogan, ufficialmente per “problemi relativi alle misure di sicurezza”. Secondo i media turchi, gli organizzatori avrebbero messo dei limiti rispetto alla dimensione della delegazione turca e al numero di veicoli a disposizione sollevando delle preoccupazioni riguardo alle misure di sicurezza che hanno portato Erdogan a decidere di cancellare la sua partecipazione. Ci sono il ministro dell'ambiente Murat Kurum e altri alti funzionari del governo.

Tra i presenti invece si potrà contare anche Barack Obama che incontrerà i giovani attivisti.

Boris Johnson e Antonio Guterres (Ansa)
Boris Johnson e Antonio Guterres (Ansa)
Boris Johnson e Antonio Guterres (Ansa)

In prima linea anche Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite: “Stiamo andando verso il disastro climatico. I giovani lo sanno. Ogni Paese lo vede". “I piccoli Stati insulari in via di sviluppo - e altri vulnerabili - lo stanno vivendo. Per loro, il fallimento non è una possibilità. Il fallimento è una condanna a morte".

"Basta brutalizzare la biodiversità – sono state le sue parole -. Basta ucciderci con il carbonio. Basta trattare la natura come fosse un bagno. Basta bruciare, perforare e scavare più a fondo. Stiamo scavando le nostre stesse tombe".

In Scozia anche il principe Carlo, erede al trono britannico, che ha fatto riferimento alla sfida dei cambiamenti climatici “che incombono sul pianeta”, rispetto ai quali il mondo deve mettersi in una posizione di spirito bellico, paventando danni peggiori di quelli causati dalla pandemia di Covid. 

(Unioneonline/s.s.-l.f.)

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