Pesante gaffe a margine della Cop26 sul clima di Glasgow da parte dell'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, massimo dignitario ecclesiastico della confessione anglicana, la Chiesa cristiana d'Inghilterra di cui è nominalmente capo la regina Elisabetta.

Invitato nella città scozzese per una delle iniziative collaterali della conferenza, Welby - noto per gli atteggiamenti di solito politicamente corretti - aveva affermato che i leader odierni del mondo sono destinati a essere "maledetti" dalle future generazioni se non imporranno una svolta verso il contrasto dei cambiamenti climatici. E saranno "ricordati molto peggio – ha poi aggiunto – di quei politici che negli '30 ignorarono i crimini della Germania nazista" poiché il surriscaldamento "ucciderà persone per generazioni e in tutto il mondo", rappresentando un "evitabile genocidio su scala infinitamente più grande di quello nazista".

Le parole sono state denunciate come “inaccettabili” da organizzazioni della comunità ebraica britannica come da istituzioni che custodiscono la memoria della Shoah.

Welby ha quindi ritrattato con un messaggio di scuse pubbliche “per le parole che ho usato nel tentativo di enfatizzare la gravità della situazione di fronte alla quale si trova la Cop26”. “Non è mai giusto fare paragoni con le atrocità commesse dai nazisti e mi dolgo per l'offesa che ho arrecato agli ebrei", la conclusione.

(Unioneonline/v.l.)

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