Un'analisi del Dna di massa, che riguarda circa 1.600 uomini, è stata lanciata dalla polizia tedesca per risolvere un cold case.

Lo scopo è trovare il pedofilo che nel 1996 ha violentato e ucciso una bambina di Grevenbroich, cittadina tra Dusseldorf e Colonia.

Gli inquirenti che indagano sul caso presumono che l'uomo viva ancora in zona. Sarà prelevato il Dna da tutti gli uomini della zona che nel '96 avevano tra i 14 e i 70 anni. Già in 800 saranno chiamati nei prossimi giorni.

La polizia inoltre invierà una lettera a tutti gli abitanti di Hemmerden, frazione di Grevenbroich, per chiedere loro di ricordare se c'è stato qualche comportamento sospetto di loro parenti o conviventi all'epoca dell'uccisione di Claudia Ruf, che aveva appena undici anni.

Il papà ha lanciato un disperato appello in un video davvero commovente: "Per favore, aiutate la polizia. Per favore, aiutate me", ha detto.

La bambina era sparita l'11 maggio 1996, è stata ritrovata due giorni dopo in un campo a 70 chilometri di distanza. Era stata legata e violentata, poi uccisa per strangolamento. Il killer aveva anche dato fuoco alla salma nel tentativo di confondere le tracce.

Il caso è stato riaperto per due motivi. In primis gli inquirenti hanno appreso il motivo per cui il corpo sia stato spostato per 70 chilometri, anche se non hanno voluto rivelare dettagli. Inoltre, dal 2017 i test del Dna riescono a fornire indicazioni anche se si individua solo un parente del criminale, aumentando così le possibilità di successo di un'analisi di massa.

(Unioneonline/L)
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