In Colombia oggi si vota per il primo turno delle elezioni presidenziali, le prime dopo la firma dell'accordo di pace con le Farc, l'ex gruppo terroristico che per decenni ha combattuto le istituzioni del Paese sudamericano.

A essere favorito dai sondaggi (è dato al 41,5%) è Ivan Duque, candidato del partito conservatore Centro Democratico e delfino dell'ex capo di Stato Alvaro Uribe, finito nella bufera negli ultimi giorni per i suoi presunti legami con boss del narcotraffico.

Rivelazioni che sono arrivate da "New York Times", che cita documenti diplomatici americani degli anni 1992-1995, in cui si parla di sospetti sostegni finanziari indirizzati al politico da parte del cartello di Medellin, l'organizzazione criminale capeggiata da Pablo Escobar.

Uno scandalo che, nonostante la decisa smentita di Uribe, potrebbe gettare discredito anche su Duque.

A sfidarlo Gustavo Petro, candidato della sinistra radicale, ex sindaco di Bogotà e contrario all'accordo con le Farc. I sondaggi danno il capo dell'alleanza Colombia Humana al 29,5%.

Staccato di oltre 10 punti percentuali, ci sarebbe poi Sergio Fajardo, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra (16%).

Il vincitore sarà in carica quattro anni.

Nel caso in cui nessuno dei candidati ottenga la maggioranza più uno dei consensi, si andrà al ballottaggio.

LE FARC COMPLETANO IL DISARMO:

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata