A metà strada tra un cold case e una spy story, si riapre il caso di Anna Frank, la ragazzina ebrea di origine tedesca uccisa 73 anni fa dai nazisti nel campo di concentramento di Berger Belsen.

Anna Frank, che con il suo diario è diventata il simbolo della Shoah, fu deportata dopo che la Gestapo scoprì il suo nascondiglio segreto ad Amsterdam in cui si trovava assieme ai suoi familiari.

Chi ha indicato alla Gestapo il nascondiglio? Chi ha tradito Anna Frank? Questa la domanda a cui Vince Pankoke, agente delle forze speciali in pensione, un passato di indagini sui cartelli della droga colombiani, vuole rispondere.

Saranno impegnati una ventina di specialisti (criminologi, informatici, storici e giornalisti), e l'inchiesta partirà ovviamente dal diario della ragazza, avvalendosi di algoritmi e software con l'aiuto di società specializzate nell'analisi dei dati.

Pankoke, che ha lanciato una raccolta fondi per finanziare l'operazione, "vuole risolvere l'ultimo caso della sua carriera", ha dichiarato al Guardian.

L'ex agente parla di documenti custoditi negli archivi a Washington, e in particolare di una lista di informatori, di ebrei traditi e arrestati, e le prove di trasferimenti di denaro dalla Gestapo verso altre persone, che potrebbero essere appunto i traditori.

L'obiettivo è arrivare alla verità entro il 4 agosto 2019, ricorrenza dei 75 anni dalla morte di Anna Frank.

(Redazione Online/L)
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