C’è l’accordo sul grano. Oggi la firma a Istanbul nel sontuoso Palazzo Dolmabahce, alla presenza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Si tratta della prima intesa tra Mosca e Kiev dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso, grande mediatore dell’accordo sottoscritto dalle delegazioni russa e ucraina è il presidente turco.

"Oggi – ha detto proprio Erdogan - è una giornata storica, siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale. L'accordo di oggi riguarda tutte le nazioni del mondo, dall'Africa all'Asia, e stiamo evitando insieme l'incubo della fame" globale.

L’intesa riguarda la creazione di corridoi sicuri da Odessa e da altri due porti sotto controllo ucraino, non prevede le scorte militari per le navi adibite al trasporto. L’accordo consentirà di consegnare almeno 25 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali: "In una prima fase, si prevede che le navi con prodotti alimentari che erano bloccate nei porti ucraini siano sbloccate. Sono circa 80. Secondo i nostri calcoli, questo aiuterà a consegnare circa 25 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali nelle prossime settimane", spiega una fonte turca.

Kiev precisa che firmerà l’accordo con Turchia e Onu, e stessa cosa farà la Russia, quindi “non ci sarà un accordo diretto tra Kiev e Mosca” ci tiene a sottolineare l’ufficio del presidente Zelensky. Ma, di fatto, si tratta di un accordo che coinvolge l’Ucraina e la Russia, il primo dall’inizio dell'invasione.

E il prezzo del frumento è già tornato ai livelli precedenti l’attacco russo in Ucraina: il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio. Analoga la dinamica del grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco sotto la chiusura dello scorso 18 febbraio.

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Di seguito gli aggiornamenti di ora in ora.

Firma anche Mosca: accordo apre la strada anche ad export cibo russo

"L'obiettivo principale dell'accordo siglato è garantire le consegne trasparenti e regolari di cibo e fertilizzanti russi, comprese le materie prime per la loro produzione, ai mercati mondiali". Lo ha affermato una nota del ministro degli esteri Lavrov. "In particolare, mira ad eliminare gli ostacoli che gli Stati Uniti e l'Ue hanno creato nelle sfere della finanza, delle assicurazioni e della logistica, per garantire che questi prodotti siano specificamente esclusi dalle misure restrittive imposte contro il nostro Paese", ha aggiunto Lavrov.

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L'Ucraina ha firmato l'accordo

L'Ucraina ha firmato la sua parte dell'accordo sul grano con la Turchia e l'Onu, come riporta il media ucraino 'Strana.ua', ripresa anche da Tass. "Ucraina, Turchia e Onu hanno firmato l'accordo sull'export di grano. Il documento è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar e dal segretario generale dell'Onu António Guterres", afferma il quotidiano on line sostenendo che lo stesso documento dovrebbe essere firmato dai russi.

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Kiev: “Accordo con Turchia e Onu, non con la Russia”

L'Ucraina firmerà l'accordo sul grano con Turchia e Onu, stessa cosa farà la Russia. Quindi non ci sarà un accordo diretto tra le Kiev e Mosca. Lo precisa l'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass.

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Attacchi russi a MKykolayiv

Nelle prime ore del mattino, oggi, le forze russe in Ucraina hanno colpito tre distretti nella regione

di Mykolayiv, distruggendo obiettivi civili e abitazioni private, stando alle autorità locali citate da Ukrinform. Si tratta delle località di Pervomaysk, Bashtanka e Bereznehuvate. Per il momento non sono state indicate vittime, riferisce Vitaliy Kim, capo dell'amministrazione militare della regione, in un post su Telegram.

Regioni separatiste filo-russe bloccano Google

Le regioni separatiste filo-russe nell'Ucraina orientale bloccano Google. Lo riferiscono le autorità ribelli.

Il motore di ricerca è accusato di "promuovere" la violenza contro i russi. Google "promuove il terrorismo e la violenza contro i russi, in particolare la popolazione del Donbass. Noi abbiamo deciso di bloccare Google sul territorio" del Donetsk, ha affermato uno dei responsabili separatisti, Denis Pouchiline, in un comunicato. Ieri, uno dei responsabili in Lugansk, Leonid Passetchnik, aveva annunciato di aver preso lo stesso provvedimento.

Ue, nuove sanzioni alla Russia

Restrizioni per altri 54 individui e 10 entità nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue adottato ieri dal Consiglio europeo in risposta all'aggressione militare russa contro l'Ucraina. "Inseriamo nella lista un'altra grande banca russa, Sberbank, e impediamo di condurre transazioni al di fuori della Russia. Stiamo anche aggiungendo altri individui coinvolti nell'aggressione non provocata della Russia contro l'Ucraina, come funzionari militari, il club motociclistico Nightwolves e attori della disinformazione", afferma l'alto rappresentante Josep Borrell. In totale l'elenco dei sanzionati raggiunge 1.212 individui e 108 entità.

Zelensky: “Infliggeremo perdite significative a Mosca”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimarcato la capacità del suo esercito di infliggere "significative nuove perdite" alle forze russe in Ucraina. In un videomessaggio trasmesso a tarda sera, dopo un incontro con i suoi vertici militari, Zelensky ha riferito quanto emerso dalla 'staff meeting', in cui in particolare si è convenuto che "si ha un potenziale significativo l'avanzata delle nostre forze sul campo, con la possibilità di infliggere nuove significative perdite agli occupanti". Lo scrive il Guardian.

I russi schierano anche i riservisti nel sud dell’Ucraina

La Russia schiera riservisti nel sud dell'Ucraina per per contrastare la linea di difesa ucraina. Lo riferisce Ukrinform citando un post pubblicato su Facebook dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine.

Stando allo stesso resoconto, le forze russe stanno difendendo le posizioni occupate, mentre si registrano bombardamenti in più punti, con tentativi di avanzata che i vertici militari di Kiev affermano aver respinto: "I nostri soldati hanno immediatamente represso tutti i tentativi di assalto nemico nelle direzioni di Mala Seidemynukha-Andriivka e Davydiv Brid-Bilohirka. Gli occupanti si sono ritirati", si sottolinea.

(Unioneonline/L)

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