L'oppositrice russa Liubov Sobol è stata rilasciata dal commissariato di polizia del quartiere Novokosino di Mosca senza che siano state formalizzate accuse contro di lei: lo ha annunciato la stessa dissidente con un tweet nella notte.

Sobol è la legale della Fondazione Anticorruzione di Navalny ed è stata la "madrina" delle proteste anti-Putin del 2019. L'oppositrice era stata fermata ieri sera a Mosca dalla polizia nei pressi di quella che sarebbe l'abitazione di Konstantin Kudryavtsev, il presunto ufficiale dei servizi segreti che secondo Aleksey Navalny sarebbe caduto in un tranello telefonico del dissidente rivelando le presunte responsabilità dell'intelligence russa nel suo avvelenamento. Lo riporta la testata online Meduza.

Nel frattempo, il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Germania, Francia e Svezia per le sanzioni Ue imposte ad alcuni alti funzionari russi per l'avvelenamento dell'oppositore Aleksey Navalny. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. I Paesi sono quelli in cui dei laboratori specializzati hanno riscontrato su Navalny tracce di Novichok, una potente neurotossina sviluppata in Unione Sovietica ai tempi della guerra fredda. La presenza del Novichok è stata confermata anche dalle analisi degli esperti dell'Opac.

Il ministero degli Esteri russo definisce "illegittime" le sanzioni Ue contro la Russia per il caso Navalny. (Unioneonline/v.l.)
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