"Sul caso Epstein non c'è stata alcuna collaborazione da parte del principe Andrea".

Queste le parole del procuratore di New York Geoffrey Bernan che indaga sulla morte del miliardario, che si sarebbe tolto la vita in carcere mentre attendeva il processo per traffico sessuale di minorenni.

La procura di Manhattan non ha mai ricevuto risposta da parte del figlio di Elisabetta II, nonostante le tante sollecitazioni e l'annuncio pubblico del principe di voler dare il suo contributo dopo la discussa intervista alla Bbc.

"Solitamente il nostro ufficio non rilascia dichiarazioni riguardo un'inchiesta - ha proseguito il procuratore in una conferenza stampa tenuta di fronte alla casa, nell'Upper East Side, che era di Epstein -, ma nel caso del principe, lui ha pubblicamente offerto, in un comunicato stampa, di collaborare con le forze dell'ordine. In questo senso non c'è stato alcun impegno da parte sua".

Intanto spuntano sempre più dettagli sulle presunte violenze dell'imprenditore statunitense, dopo il sequestro di due isole di sua proprietà, Little Saint James e Gran Saint James.

Epstein avrebbe abusato di alcune adolescenti nel periodo tra il 2001 e il 2018 assieme ad i suoi amici.

Le vittime venivano trasportate in elicottero nelle sue proprietà.

(Unioneonline/M)
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