Somministrare cannabis ai detenuti per frenare le violenze in carcere.

E' l'idea, che ha suscitato non poche polemiche, di Arfon Jones, commissario di polizia del Galles del Nord.

A darne notizia è il Guardian. A dare l'idea al poliziotto un dossier del Global Drug Policy Observatory della Swansea University, secondo cui almeno il 13% degli uomini e delle donne in cella hanno sviluppato una dipendenza dalle sostanze stupefacenti.

A ciò si aggiunge il fatto che comunque più della metà dei carcerati riesce a procurarsi droga, nel Galles soprattutto la Spice, una sostanza sintetica con effetti ben più devastanti rispetto alla cannabis.

Da quando questa droga si è diffusa nelle prigioni gallesi sono aumentati di molto gli episodi di vioenza, per questo Jones ha fatto la sua proposta per "affrontare" le cause del disagio nelle carceri.

"Quantità limitate e controllate di cannabis" per ridurre gli episodi violenti e anche la Spice, a causa della quale un 22enne è morto di overdose in carcere.

"Prendono antidolorifici e morfina, perché negare la cannabis che è molto meno pericolosa? Forniamola in condizioni controllati e osserviamo gli effetti, potremmo ridurre i reati", afferma Arfon Jones.

(Unioneonline/L)
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