Ue e Regno Unito sono ancora "molto lontani" sui nodi cruciali residui del negoziato e un no deal resta al momento l'epilogo più probabile".

Lo ha sottolineato il premier britannico Boris Johnson in una dichiarazione ai media dopo l'annuncio della prosecuzione dei colloqui per la Brexit per un ultimo sforzo estremo annunciato a conclusione della riunione straordinaria telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il premier Tory ha rimarcato che il suo Paese sarà pronto a ogni evenienza alla scadenza del primo gennaio prossimo, data che - ha confermato - segnerà la fine della transizione post Brexit e lo sganciamento concreto definitivo del Regno Unito dall'Ue.

Ha inoltre assicurato che sono in corso e continuano "preparativi enormi" per predisporsi all'ipotesi di un no deal. "Noi ci prepariamo con fiducia a essere pronti al primo gennaio", ha spiegato, indicando l'epilogo di una relazione futura con Bruxelles regolata solo "dalle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), sull'esempio dell'Australia" - ossia un no deal - come "un modello di chiarezza e semplicità che ha pure i suoi vantaggi". Ma ha poi aggiunto che questa prospettiva "non è ciò a cui vogliamo arrivare" come prima scelta, e che Londra intende quindi tentare ancora di trovare "con tutto il cuore" un'intesa commerciale con i 27 sino all'ultimo momento utile.

"Noi vogliamo provare con tutto il cuore a raggiungere" un accordo di libero scambio con Bruxelles, ha però precisato Johnson, insistendo però che il Regno si sta preparando anche al no deal senza paura.

"Pensiamo sia responsabile fare il miglio extra. Abbiamo dato perciò mandato ai nostri negoziatori di continuare le trattative e di vedere se un accordo può essere raggiunto", ha affermato ancora il premier britannico.

(Unioneonline/F)
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