Joe Biden torna a definire il presidente russo Vladimir Putin un «macellaio». Lo ha fatto durante un comizio in Carolina del Nord.

Il presidente Usa, parlando della sua proposta di aumentare le tasse per i più ricchi, ha affermato che i 400 miliardi di dollari in entrate aggiuntive legate ad un aumento dell'aliquota al 25% potrebbero essere usati per «ridurre drasticamente il deficit federale. Ma – aggiunto – potremmo fare tantissime cose, incluso assicurarci finalmente di proteggere l'Ucraina da quel macellaio di Putin».

Il 26 marzo del 2022 Biden aveva già dato del «macellaio» a Putin durante un incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia. 

Nuove dichiarazioni contro il Cremlino, che arrivano all’indomani delle accuse di Mosca a Usa e Gran Bretagna, che secondo i servizi russi sarebbero coinvolte, così come l’Ucraina, nell’attentato – rivendicato dall’Isis K – alla Crocus Hall di Mosca, costato la vita a oltre 130 persone. 

Parole di fuoco contro l’Occidente sono arrivate anche dal Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, che ha anch’egli accusato «i nemici della Russia» di avere cercato di fomentare divisioni religiose tra cristiani e musulmani con l'attacco alla sala concerti della capitale russ. 

I Paesi occidentali, ha detto Kirill, «hanno cercato di trarre vantaggio dai problemi interni con la situazione della migrazione per aggravare le relazioni interetniche nel nostro Paese, anche con l'aiuto del fattore radicale islamico. E si è cercato - ha proseguito il patriarca - «di mettere l'una contro l'altra due religioni tradizionali, di dividere il popolo secondo principi religiosi, e ovviamente non possiamo permettere niente nel genere in Russia». 

(Unioneonline/l.f.)

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