Prosegue in Vaticano il processo sulla gestione degli investimenti della Segreteria di Stato (peculato, truffa, abuso d'ufficio, appropriazione indebita e autoriciclaggio i reati ipotizzati), che vede coinvolto il cardinale Angelo Becciu.

In aula, nel corso dell’ultima udienza, ha testimoniato il finanziere Raffaele Mincione, advisor nel progetto Falcon Oil per l’estrazione petrolifera in Angola, che il cardinale di Pattada avrebbe “caldeggiato”, ma che Mincione ha detto di aver fatto bocciare “rilevando la mancanza di garanzie finanziarie” e poi proponendo l'ingresso nella proprietà del “noto” palazzo di Sloane Avenue, a Londra.

"L'investimento a Londra era senz'altro più 'conservative' per la Segreteria di Stato rispetto al progetto petrolifero in Angola. Con questo era chiaro che avrebbero perso tutto. Visto anche l'andamento del petrolio sarebbe stata la tomba finale", ha detto Mincione, rivendicando la bontà del suo operato.

Il processo riprenderà il 22 e 23 giugno. Altre quattro udienze sono quindi previste a luglio prima della pausa estiva.

(Unioneonline/l.f.)

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