È di tre morti e nove feriti, tra cui un bambino, il bilancio del bombardamento russo di ieri su Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform.

«Tre morti e nove feriti, tra cui un bambino di 11 mesi, è il risultato di un attacco al centro regionale. Un missile russo ha ucciso un uomo di 43 anni e giovani donne di 19 e 21 anni», ha dichiarato Malashko.

Ieri sera il ministro dell'Interno ucraino, Igor Klymenko, aveva rivisto al ribasso - da tre a due - il bilancio delle vittime dell'attacco.

Nel frattempo la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha perso il collegamento alla linea principale ad alta tensione la notte scorsa ed «è sull'orlo di un altro blackout»: lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom.

«Il 10 agosto la centrale nucleare di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata, ha perso il collegamento alla sua principale linea di trasmissione di energia esterna con una tensione di 750 kV. In seguito, la centrale ha dovuto passare all'unica linea elettrica di riserva da 330 kV disponibile, la cui disconnessione minaccia la perdita di energia esterna (blackout)», si legge in una nota.

In Russia, esplosioni e un vasto incendio hanno scosso nelle prime ore di oggi la cittadina di Domodedovo, 37 km a sud di Mosca: lo scrivono diversi canali Telegram russi che citano testimoni oculari, come riporta Ukrinform.

Le esplosioni odierne seguono l'abbattimento da parte dei sistemi di difesa aerea russi di due droni nella notte tra martedì e mercoledì: uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe, aveva reso noto ieri mattina il sindaco della capitale, Sergey Sobyanin.

(Unioneonline/v.l.)

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