Gli Stati Uniti non escludono una risposta militare all'attacco chimico di martedì in Siria, di cui Washington attribuisce la responsabilità al governo siriano di Bashar Assad. Rispondendo alla domanda se l'opzione militare sia fuori dal tavolo, un alto funzionario dell'amministrazione Trump ha detto: "No".

Non solo, il Pentagono e la Casa Bianca starebbero discutendo in maniera dettagliata sulle eventuali opzioni militari da poter mettere in campo per rispondere all'attacco con il gas in Siria, per cui Washington ha incolpato il governo siriano di Assad.

Il ministro della Difesa, James Mattis, ne discuterà con ogni probabilità insieme al presidente Trump nella sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida.

"Quello che fatto Assad è terribile - ha detto Trump parlando ai giornalisti - quanto accaduto è una disgrazia per l'umanità".

Il presidente degli Usa ha poi detto di non aver ancora parlato con il leader russo Vladimir Putin dopo quanto accaduto in Siria.

UTILIZZATE ARMI CHIMICHE - Le autopsie sul corpo di tre persone decedute in ospedale dopo essere state colpite dai raid aerei su Khan Sheikhunlo (nella provincia nordoccidentale di Idlib), lo hanno confermato: nell'attacco sono state usate armi chimiche.

Lo ha riferito il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag nel corso di una conferenza stampa.

Alle autopsie ha partecipato anche un team dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).

IL BILANCIO DELLE VITTIME - Intanto sono saliti a 86 i morti del bombardamento avvenuto qualche giorno fa a Khan Sheikhoun.

Tra le vittime ci sono anche 30 bambini e 20 donne.

Ne ha dato notizia l'Osservatorio siriano per i diritti umani, riferendo inoltre che il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente.

Ci sono ancora molti dispersi e feriti gravi.

E continuano le polemiche sugli autori dell'attacco. "Compito su ordine diretto e premeditato del presidente siriano Bashar Assad con gli aerei siriani, lo dico con certezza al 100%", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman.

"L'esercito arabo siriano non ha mai usato e mai userà armi chimiche, nemmeno contro i terroristi", ha però ribattuto il vicepremier e ministro degli Esteri di Damasco, Walid al-Muallim. "Se fosse stato davvero un raid con armi chimiche - ha aggiunto - avrebbe provocato un buco nel terreno con un'estensione di un chilometro".

PUTIN: "INAMMISSIBILI ACCUSE INFONDATE" - La Russia poi ha presentato al Consiglio di Sicurezza Onu una bozza di risoluzione alternativa a quella presentata da Francia, Gran Bretagna e Usa. "Si tratta di un testo breve, scritto in modo secco e finalizzato a far partire una vera inchiesta piuttosto che a indicare i colpevoli prima che siano stabiliti i fatti", fa sapere il Cremlino.

E Putin, nel corso di una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha chiarito la sua posizione: "È inammissibile che si lancino accuse infondate contro qualunque parte senza condurre un'indagine internazionale dettagliata e imparziale".
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