La Corea del Nord ha definito l'attacco dell'esercito americano in Siria, che ieri ha lanciato 59 missili contro la base di Shayrat - vicino a Homs - "un imperdonabile atto di aggressione".

Una mossa, dice il ministero degli Esteri di Pyongyang, che dimostra che la propria decisione di sviluppare armi nucleari è una "scelta giusta": "Un'autodifesa contro l'imperialismo".

Intanto non si è fatta attendere la risposta di Damasco ai missili americani. A poco meno di 24 ore dall'offensiva, sempre da Sharyat sono partiti i caccia del regime di Assad contro i ribelli di Raqqa, roccaforte dello Stato islamico.

Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che riporta come nel raid siano morti 15 civili.

La comunità internazionale continua a chiedere a gran voce che non ci sia un'escalation e che la questione sia riportata sotto l'egida dell'Onu.

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