Continuano le proteste in Romania contro il decreto che depenalizza i reati di corruzione, nonostante la decisione del governo di ritirare la nuova norma che avrebbe protetto decine di funzionari, compreso il leader dei social democratici Liviu Dragnea.

Fiumi di persone si sono riversate anche ieri sera per le strade delle città e della capitale Bucarest (250mila persone si sono ritrovate in piazza della Vittoria), chiedendo le dimissioni del premier Sorin Grindeanu.

Il quale, però, ha detto in tv che non intende lasciare la poltrona di primo ministro e ha anche sottolineato che solo il Parlamento, dove conta su una solida maggioranza, può costringerlo alle dimissioni.

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