Dopo le elezioni italiane sarà il turno della Russia, al voto per eleggere il nuovo presidente il prossimo 18 marzo, con Vladimir Putin in corsa per guidare il Paese per altri sei anni.

Dal palco dello stadio Luzhniki di Mosca, il leader russo si è presentato a una folla di sostenitori circondato da personalità della scena pubblica nazionale e dalle star dello sport, reduci dai recenti Giochi olimpici invernali.

Ma dietro il bagno di folla - circa 80mila persone dentro lo stadio e 50mila all'esterno - secondo alcuni giornali stranieri potrebbero esserci state pressioni e incentivi economici a partecipare alla manifestazione.

Tra gli slogan del comizio il richiamo alla patria e al suo futuro luminoso, e da parte dei relatori più vicini al presidente il riferimento alla potenza militare del Paese, dopo l'annuncio, pochi giorni fa, di nuove armi nucleari capaci di violare le difese americane.

Poche le incursioni degli oppositori di Putin, che da tempo denunciano la virata autoritaria della politica interna e le posizioni del Governo su Siria e Ucraina, e il dissenso è stato subito bloccato dalle forze di polizia.

Elezioni che si svolgeranno senza che vi siano stati dibattiti e contraddittori tra i candidati, il cui esito sembrerebbe già certo secondo molti osservatori, se è vero che i sondaggi indicano un consenso per il presidente uscente attorno al 70%, con il candidato del partito comunista Pavel Grudinin fermo al 7%.

(Unioneonline/b.m.)
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