"Ora sono nascosto, non ho documenti. Datemi una mano, portatemi in Italia prima che mi ammazzino". Con la voce tremante Alessandro Bozzato, 52enne imprenditore veneziano, ha mandato quello che per ora è l'ultimo di una lunga serie di video e messaggi inquietanti rivolti alla sorella.

L'uomo vive a Città del Messico.

"Ho un problema grossissimo - spiega in lacrime alla sorella, secondo quanto riportato su Il Resto del Carlino - a giugno mi sono messo in affari con un tizio e ho speso mezzo milione di euro per comprare dei camion".

Tuttavia, spiega l'imprenditore, il socio era un delinquente: "Ha cercato di uccidermi per rubarmi i soldi, poi lo hanno trovato morto e ora danno la colpa a me".

Da sabato le comunicazioni si sono interrotte, tanto che la sorella di Alessandro è preoccupata. Intanto si è già attivata la Farnesina per le ricerche.

A Città del Messico Bozzato ha dovuto comprare una casa piena di telecamere di videosorveglianza, e da quelle riprese si nota chiaramente - di notte - un gruppo armato che fa irruzione nella casa e la mette a soqquadro.

"Poliziotti in borghese", spiegherà l'imprenditore alla famiglia. Ma è proprio dal momento in cui ha visto quelle riprese che Bozzato ha capito che è meglio tornare in Italia il prima possibile.

Da allora, raccontano i familiari, è terrorizzato, si nasconde e cambia spesso cellulare per paura di essere intercettato.

Poi i disperati messaggi in cui chiede aiuto alla sorella, quindi il silenzio. che preoccupa non poco i familiari dell'uomo, letteralmente angosciati.

(Unioneonline/L)
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