Sono state individuate e vengono recuperate in queste ore le due scatole nere dell'aereo della Sriwijaya Air precipitato al largo di Giacarta sabato scorso a pochi minuti dal decollo.

E insieme ai due oggetti, che serviranno a capire le cause dell'incidente, i sommozzatori hanno cominciato a raccogliere ciò che resta del Boeing 737 e i resti delle 62 persone a bordo, tra le quali anche sette bambini.

L'agenzia di ricerca e soccorso indonesiana ha detto di aver riempito cinque sacchi per cadaveri dal luogo dello schianto nel Mar di Giava. La polizia di Giacarta ha chiesto alle famiglie di fornire il Dna dei loro parenti a bordo dell'aereo così da procedere alle identificazioni.

Le loro storie cominciano a emergere: in viaggio, tra gli altri, c'erano Ihsan Adhlan Hakim e Putri Wahyuni, freschi di nozze, che stavano andando a Pontianak per celebrare un'ulteriore cerimonia con un'altra parte della famiglia. Il fratello di Ihsan ha raccontato ai media locali di essere stato avvertito dalla coppia che il loro aereo era in ritardo, a causa del maltempo.

Ratih Windania era incinta di quattro mesi e si trovava assieme alla figlioletta Yumna, due anni, e al nipote Athar Rizki Riawan di 8. Poco prima del decollo aveva pubblicato sul suo account Instagram un selfie in cui lei e i bambini sorridevano e ringraziavano i parenti per la vacanza a Giacarta.

Indah Halima Putri era sull'aereo con il marito Muhammad Rizky Wahyudi e il loro bambino appena nato. Erano stati a Giacarta per il parto e stavano tornando a casa. La madre di lei è svenuta quando ha saputo dello schianto.

(Unioneonline/s.s.)
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