Un imprenditore edile di Afragola, in provincia di Napoli, è finito in manette dopo la denuncia di una giovane madre, ex dell'uomo, stuprata e vittima di estorsioni e attività persecutorie dopo che aveva deciso di interrompere la relazione lo scorso inverno.

L'uomo, secondo le accuse, non accettava la fine della loro relazione e avrebbe perseguitato la donna con telefonate, messaggi di ogni genere, pretendendo tutti i soldi che le aveva dato durante la relazione sentimentale e costringendola ad avere rapporti sessuali, filmati con lo smartphone e poi inviati a persone conoscenti.

Al momento sono in corso indagini per verificare se i video siano stati diffusi anche in rete e dunque se si possa parlare di "revenge porn", che da pochi giorni è un reato specifico con una pena massima fino a sei anni.

(Unioneonline/D)
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