Via le grandi navi da Venezia, che proprio oggi celebra i 1.600 anni dalla fondazione.

La decisione assunta dai ministri Roberto Cingolani, Dario Franceschini, Massimo Garavaglia ed Enrico Giovannini (transizione ecologica, cultura, turismo, infrastrutture), ossia dirottare in via temporanea il traffico delle crociere da Venezia a Marghera, va nel solco di quanto aveva già indicato l'ultimo Comitato interministeriale durante il Conte-bis, il 21 dicembre 2020.

In quell'occasione si era già stabilito che le navi passeggeri dovessero restare a Venezia, come home port, ma approdare fuori dalla laguna, e in via provvisoria con attracco a Marghera.

I quattro ministri del governo Draghi hanno deciso che "al fine di tutelare un patrimonio storico-culturale non solo italiano ma del mondo intero" come Venezia il traffico delle grandi navi verrà dirottato - non si sa ancora quando - verso lo scalo industriale.

Ma soprattutto è stato poi stabilito di lanciare un concorso di idee per risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del transito delle grandi navi a Venezia.

Per un nuovo terminal crociere nel canale industriale Nord-sponda Nord di Marghera, l'Autority portuale di Venezia ha già lanciato un bando lo scorso 24 febbraio, per valutare la fattibilità tecnico economica dell'opera, che secondo alcune stime dovrebbe aggirarsi sui 41 milioni di euro. Il bando di progettazione, per una cifra di 936.804 euro, aveva inizialmente il termine di presentazione fissato al 31 marzo prossimo, poi prorogato al 15 aprile, con termine di sei mesi per la consegna del progetto.

(Unioneonline/D)
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