Vaccino Pfizer, il modulo di consenso informato e le possibili reazioni avverse
Pubblicato il modulo da firmare prima di sottoporsi a vaccinazione. Le reazioni avverse sono divise in comuni, non comuni e rarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le prime 9.750 dosi del vaccino Pfizer hanno varcato il confine del Brennero, dirette a bordo di un tir scortato partito dal Belgio allo Spallanzani di Roma. Da lì saranno portate nelle Regioni in vista del V-day del 27 dicembre, data simbolica in cui iniziare le somministrazioni prima della partenza vera a propria a gennaio 2021.
Sul sito dell'Ordine nazionale dei biologi è stato pubblicato il modulo di consenso informato per la somministrazione del farmaco. Chi viene vaccinato dovrà dichiarare di essere stato "correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose".
Dovrà inoltre dichiarare di essere "consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni" e "di rimanere nella sala d’aspetto per almeno 15 minuti dalla somministrazione del vaccino per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse immediate".
Il prodotto non può essere somministrato a partire dai 16 anni d'età e richiede due dosi, a distanza di 21 giorni l'una dall'altra. La sua efficacia stimata è del 95% (altissima, come ha sottolineato il presidente dell'Aifa Giorgio Palù) ma "potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari".
REAZIONI AVVERSE - Poi si passa all'elenco delle possibili reazioni avverse. Le più comuni interessano un paziente su dieci e sono dolore, arrossamento, gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolai, brividi, dolori articolari, febbre. Poi ci sono quelle non comuni, che si possono verificare in un paziente su cento, ovvero l'ingrossamento dei linfonodi.
Infine le reazioni allergiche rare: orticaria, gonfiore del viso, della lingua o della gola, respirazione difficoltosa. In caso di sintomi gravi o che potrebbero essere correlati ad una reazione allergica bisogna "contattare immediatamente il proprio medico o ricorrere a strutture di pronto soccorso".
Si aggiunge anche che negli studi clinici "non sono stati osservati decessi correlati alla vaccinazione" e che "l'elenco di reazioni avverse sovraesposto non è esaustivo di tutti i possibili effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi".
Infine, si conclude: "Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza".
(Unioneonline/L)