Il pedone investito sulle strisce non ha sempre ragione: lo dice la Cassazione
Geometra travolto da un bus, ma si era buttato in mezzo alla strada senza guardare: responsabilità al 50%Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il pedone investito sulle strisce pedonali non ha sempre ragione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con un’ordinanza dello scorso 4 luglio.
La sentenza trae origine da un episodio concreto: un geometra era stato investito da un autobus mentre, appunto, si trovava sulle strisce pedonali. Per l’autista del mezzo pubblico era scattata la multa. Il pedone era finito in ospedale. Secondo l’opinione comune il primo era responsabile, il secondo normale destinatario di un risarcimento.
Invece no.
Perché a determinare il dettaglio dell’incidente sono arrivate le telecamere del bus. Hanno rivelato che il geometra si fosse “buttato” in mezzo alla strada senza curarsi dell’eventuale arrivo di veicoli, tanto che la visuale alla sua sinistra era coperta da un ombrello che teneva in mano. L’autista aveva frenato, ma non aveva evitato l’investimento.
La Cassazione, alla luce di questa ricostruzione, ha stabilito una responsabilità paritaria: 50% al conducente, 50% al pedone.
(Unioneonline/E.Fr.)