Sono 3.057.132 le dosi di vaccino somministrate in Italia, secondo i dati forniti dal ministero della Salute, su un totale di 1.289.059 persone vaccinate anche con il richiamo.

Al momento sono tre i vaccini distribuiti nel nostro Paese: Pfizer (3.288.870), Moderna (112.800), e Astrazeneca (249.600), seppur brutte notizie arrivino da Bruxelles, con altri ritardi annunciati da Moderna nelle consegne.

"Moderna ci ha annunciato qualche ritardo nelle consegne di febbraio, che saranno recuperate a marzo", ha detto una portavoce della Commissione europea. Sulla trattativa che, secondo notizie circolate sulla stampa tedesca, sarebbe in corso per un contratto di preacquisto per ulteriori 150 milioni di dosi con l'azienda biotech americana Moderna (con cui l'Ue ha già un accordo per complessive 160mln di dosi) la portavoce ha risposto "non commentiamo sui negoziati in corso".

L'ANNUNCIO DI ZAIA - Nel frattempo, però, il presidente del Veneto Luca Zaia rilancia l'intenzione di acquistare in autonomia i vaccini e parla di "due offerte da 12 e 15 milioni di dosi rispettivamente" ricevute "per iscritto" dalla Regione.

"Non so da che canale sono stati comprati quelli che ci sono stati proposti - ha dichiarato Zaia -, ma ad Arcuri diciamo che qui ci sono le carte, e vi prendete la briga di dire di no a 12 e 15 milioni di dosi ufficiali. Se sono tarocchi lo dite voi. A noi hanno suonato la porta".

Il governatore veneto ha spiegato che le offerte non intaccano gli stock della strategia Ue e che vengono "tramite intermediari sul territorio europeo, su vaccini autorizzati da Ema (Agenzia europea del farmaco)".

Il surplus di vaccini delle aziende potrebbe essere stato rimesso sul mercato da alcuni Stati che ne avevano fatto incetta, ha fatto capire Zaia. "Spero di aver scoperto una via di fornitura nuova - aggiunge il governatore leghista -. Se arrivassero 27 milioni di dosi non solo si 'coprirebbe' il Veneto, se ne avvantaggerebbe tutta l'Italia".

(Unioneonline/v.l.)
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