Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da due famiglie contro la sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia, che aveva confermato la validità della delibera con cui il Comune di Trieste aveva disposto l'obbligo di vaccinazione per l'accesso ai servizi educativi comunali da 0 a 6 anni (nido, scuola materna e spazi gioco).

La legittimità della disposizione era stata contestata dai genitori sulla base del principio di precauzione.

Le famiglie affermavano infatti di non aver ricevuto dalle autorità sanitarie una completa informazione sul rapporto costi/benefici delle vaccinazioni, né di aver avuto la possibilità di effettuare accertamenti sanitari preventivi per poter escludere il rischio di reazioni avverse nei piccoli.

La decisione del Consiglio di Stato ha invece evidenziato che la tutela della salute in età prescolare prevale sulle responsabilità genitoriali.

La delibera comunale, approvata lo scorso 28 novembre, prevede, per la formazione delle graduatorie dell'anno scolastico 2017/18, che i bimbi siano sottoposti a vaccinazione antidifterica, antitetanica, antipoliomietica e antiepatite virale B.
© Riproduzione riservata