"È opportuno considerare le preoccupazioni dei dirigenti scolastici, che costituiscono snodo fondamentale per il sistema di istruzione e formazione. Certamente la dirigenza scolastica non può essere gravata di incombenze in materia sanitaria".

Con queste parole su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti interviene sul dibattito relativo ai vaccini, al centro della polemica politica dopo l'approvazione al Senato del decreto Milleproroghe, che contiene un emendamento che prevede il rinvio di un anno dell'obbligo vaccinale per i bambini che frequentano il nido e le scuole dell'infanzia.

Ieri il ministro della Salute Giulia Grillo aveva ribadito che per l'anno scolastico 2018-2019 sarà sufficiente per i genitori dei bambini presentare un'autocertificazione sulle vaccinazioni effettuate dai figli.

Il ministro dell'Istruzione Marco Bossetti
Il ministro dell'Istruzione Marco Bossetti
Il ministro dell'Istruzione Marco Bossetti

Una posizione criticata sia dal Collegio dei professori universitari di pediatria pubblica sia dall'Associazione nazionale presidi, che attraverso il presidente Antonio Giannelli aveva fatto sapere che senza il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non sarà permessa la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne.

Ha inoltre espresso un netto dissenso in merito all'ipotesi di creare classi "differenziali", ovvero composte dai soli bambini vaccinati in cui inserire i bambini immunodepressi.

Bussetti ha invitato a tenere in considerazione le dichiarazioni dell'associazione dei dirigenti scolastici: "La questione vaccinale è tema di salute pubblica. Il Miur, nell'ambito delle proprie competenze, garantisce la massima collaborazione al Ministero della Salute per l'attuazione delle politiche sanitarie previste dalle disposizioni legislative vigenti", si legge ancora nel post del ministro.

(Unioneonline/F)

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