Lo Stato non sta pagando il risarcimento pari a quasi due milioni di euro disposto dalla Corte d'Appello di Palermo alla moglie e alle tre figlie di Carlo Parrinello, una delle 81 vittime della tragedia di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, quando un Dc9 Itavia - partito da Bologna e diretto a Palermo - si inabissò nel mar Tirreno.

Per questo i familiari hanno notificato un atto di pignoramento presso terzi nei confronti dei ministeri dei Trasporti e della Difesa.

I legali dei parenti di Parrinello hanno agito legalmente anche da parte degli otto familiari di altre tre vittime che devono ottenere, dopo la sentenza definitiva, poco meno di due milioni di euro.

Hanno infatti ricevuto solo un pagamento parziale dell'intera somma, pari a 431.794 euro.

Il credito oggetto di pignoramento è di un milione e 477mila euro.

Parrinello era un imprenditore agricolo di Marsala (Trapani).

Morì nella strage all'età di 44 anni.

Secondo la Corte di Cassazione, a causare l'esplosione dei velivolo fu "un missile lanciato da un altro aereo".

Quella notte, era in servizio a Poggio Ballone (Grosseto) un radarista sardo, Alberto Dettori, maresciallo originario di Pattada (Sassari), trovato morto nel 1987.

(Unioneonline/F)
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