Un vasto sistema corruttivo tra i docenti di diversi atenei italiani.

È quanto è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Firenze che, con il coordinamento della Procura del capoluogo toscano, ha contribuito all'esecuzione di 29 provvedimenti cautelari nei confronti di diversi professori: alcuni di loro anche pubblici ufficiali, perché scelti dal Miur per fare parte di commissioni nazionali.

In particolare sette sono agli arresti domiciliari.

Tra questi Valerio Ficari, ordinario di Diritto tributario all'università di Sassari e supplente a Tor Vergata: i fatti contestati non riguardano però l'ateneo isolano ma la sua attività in una commissione a Roma.

Ventidue docenti, inoltre, sono stati interdetti all'insegnamento per 12 mesi.

LE INDAGINI - Tutto è partito dalle indagini su alcuni insegnanti, che avrebbero cercato di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso nazionale per l'abilitazione all'insegnamento di tributario, a ritirare la propria domanda per favorire una terza persona, con un profilo curricolare decisamente inferiore.

In cambio, a quanto pare, gli hanno promesso che si sarebbero adoperati per lui alla successiva tornata.

Ulteriori approfondimenti hanno permesso di accertare che il sistema corruttivo è molto più esteso di questo singolo episodio: su tutta l'Italia le abilitazioni vengono assegnate, scrivono i finanzieri, "secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi".

(Redazione Online/D)

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