Il numero chiuso all'Università di Firenze è diventato aperto da un momento all'altro, e tutto per un errore.

Durante i test d'ingresso per l'ammissione alle facoltà di Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze farmaceutiche applicate, Chimica e tecnologia farmaceutiche e Farmacia, oltre mille studenti si sono trovati davanti a una prova completamente diversa da quella prevista dal bando.

"Invece di 75 domande ce n'erano 50 - ha detto un ragazzo - non era presente la parte di comprensione del testo e le domande di fisica, chimica e biologia erano cinque in meno".

"Per una svista - ha spiegato il rettore Luigi Dei - abbiamo pubblicato il bando con i criteri dell'anno scorso".

Sperando di mettere a tacere la polemica l'Ateneo ha così deciso di far entrare tutti i richiedenti.

Naturalmente agli studenti non è passata inosservata la "disponibilità" ad ammettere oltre trecento persone in più rispetto ai posti disponibili.

"Se per un errore formale l'Ateneo ha deciso di aprire i corsi dimostrando di poter sostenere sia il numero di studenti sia la qualità della didattica - si chiede Hamilton Dollaku di Udu (Unione degli universitari) - perché non si può fare lo stesso anche per altri corsi a numero programmato?".

(Redazione Online/D)

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