Quella calda serata d'estate Francesco Deriu stava tornando a casa, i finestrini abbassati, quando improvvisamente, su una semicurva, ha perso il controllo della macchina, ha girato di scatto a destra ed è finito contro un albero.

Quella calda serata d'estate, il 30 agosto del 2017, Francesco Deriu moriva sulla via Falerina, che collega Fabrica di Roma a Civita Castellana, in provincia di Viterbo. Erano le 23.23. Aveva solo vent'anni.

Da quel momento inizia il calvario per la sua famiglia: mamma Silvana, di Civita Castellana, papà Giuseppe, di Olbia, e il fratello Diego.

La famiglia Deriu (foto concesse dalla famiglia)
La famiglia Deriu (foto concesse dalla famiglia)
La famiglia Deriu (foto concesse dalla famiglia)

"Non sappiamo cosa è successo quella sera - racconta Silvana Deriu a Unionesarda.it -. Francesco andava a 80 all'ora, non era ubriaco. Probabilmente si è trattato di un malore. Quel che è certo è che ha lasciato un vuoto nei nostri cuori, ma grazie ai suoi amici ora tutti possono ricordarlo".

Nel primo anniversario dalla morte di Francesco, la famiglia Deriu ha organizzato un memorial in suo onore a Parco Falisco, nel Viterbese, il cui ricavato è stato utilizzato per creare un parco giochi. Lo hanno costruito, dal nulla, i suoi amici.

I lavori (foto concesse dalla famiglia Deriu)
I lavori (foto concesse dalla famiglia Deriu)
I lavori (foto concesse dalla famiglia Deriu)

"La morte di Francesco è una ferita che non smetterà mai di sanguinare ma è stato commovente per noi - spiega Silvana - vedere dei ragazzi di vent'anni, che non hanno mai preso una pala in mano, scavare e costruire dal nulla quel parco. Tutto per amore di Francesco".

Quest'anno il Comune ha voluto omaggiare il ventenne scomparso intitolandogli il parco con una cerimonia che si terrà il prossimo 5 maggio e alla quale presenzieranno le autorità civili, gli amici, la famiglia, la cittadinanza. Anche stavolta sarà allestito un mercatino il cui ricavato, tra maglieria e oggettistica, sarà interamente devoluto all'acquisto di nuovi giochi per i bambini.

"Francesco aveva un sorriso contagioso e una passione nel cuore, le due ruote". E per lui in quel parco ci sarà proprio una ruota, con due ali di angelo. E la bandiera della Sardegna, per ricordare le sue origini.

Angelica D'Errico

(Unioneonline)
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