Un anno in cella per stupro, la presunta vittima ritratta e lui viene scarcerato
Una storia incredibile, quando mancava poco alla sentenza di condanna, la donna - messa alle strette - ha ritrattato in TribunalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha passato più di un anno in carcere, accusato di violenza sessuale. Poi la clamorosa svolta. La presunta vittima ieri è crollata in Tribunale dicendo di non essere mai stata violentata, e l'uomo è stato assolto e scarcerato.
Succede a Milano. L'imputato che ha passato un anno in cella ingiustamente è un trentenne peruviano, la Procura per lui aveva chiesto una condanna a sette anni di reclusione.
Era finito in carcere il 17 ottobre 2018, accusato di stupro di gruppo (assieme a un connazionale la cui posizione è stata stralciata perché non è mai stato trovato) da una connazionale 40enne che aveva presentato denuncia.
La donna aveva raccontato di essere stata violentata in un parco in zona Lorenteggio.
L'uomo è rimasto in carcere durante tutte le indagini e nel corso del processo. Quando il procedimento era giunto a conclusione, con la requisitoria del pm che ha chiesto una condanna a sette anni, i giudici - dato che il quadro dell'accusa non era del tutto chiaro - hanno deciso di convocare una donna che quella sera era presente al parco, molto frequentato dalla comunità peruviana.
E la testimone ha raccontato tutta un'altra storia, la stessa versione da sempre ribadita dall'imputato già subito dopo l'arresto. Non c'era stata nessuna violenza sessuale: solo una rissa tra la presunta vittima, l'imputato e un'altra donna. Dovuta a contrasti precedenti.
Così è stata richiamata la presunta vittima dello stupro che, messa alle strette, è crollata e ha ritrattato, confermando la versione del presunto carnefice che in questa storia è in realtà una vittima.
Le parti hanno di nuovo preso la parola per le repliche e la Procura ha comunque ribadito la sua richiesta di condanna, non accolta dai giudici, che hanno assolto l'imputato dispondendone l'immediata scarcerazione.
Secondo la ricostruzione della difesa, che aveva portato a supporto anche alcune chat tra l'imputato e la presunta vittima, i due erano amici in passato. Poi lui l'ha denunciata per un'aggressione subita da lei e da alcuni amici della donna. E quella denuncia sarebbe il motivo della rissa scattata al parco, poi trasformata dalla donna in una denuncia per violenza sessuale di gruppo.
(Unioneonline/L)