Turismo, 15 milioni di italiani in vacanza: la Sardegna fra le mete preferite
La metà sono famiglie con figli o nipoti, un quarto delle spese sarà destinato ai pastiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono 15,1 milioni gli italiani in viaggio con la chiusura delle scuole e, di questi, 8,7 milioni sono famiglie che porteranno in vacanza figli o nipoti.
Così secondo i dati di Federalberghi con Tecnè, che sottolineano come il turismo si confermi un driver eccezionale per l'economia del territorio.
Il giro d’affari è di 10 miliardi di euro, e di questo ammontare più della metà (5,3 miliardi di euro) è attribuibile alle vacanze con minori al seguito.
La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (25,5%) e al viaggio (23,9%). L'alloggio assorbe il 21,9% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 14,4%. Il 90,1% degli intervistati resterà in Italia, mentre l'8,2% sceglierà una località estera.
La meta preferita per i viaggiatori che resteranno in Italia sarà di gran lunga il mare della penisola o di Sardegna e Sicilia (57,3%), seguito dalla montagna (10,8%), dalle località d'arte (10,7%), dal mare nelle isole minori (10,3%) e dai laghi(3%).
Per coloro che invece si recheranno all'estero, vincono le grandi capitali europee (53%), seguite dal viaggio in crociera (25,3%) e dalle località marine (14%).
La vacanza avrà una durata media di 15 giorni (27 per chi viaggia con i minori) e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà pari a 659 euro (609 euro se si viaggia con minori).
La casa di parenti e amici è la prima scelta per pernottare tra chi andrà in vacanza (33,2%). Il 19,3% andrà in albergo, il 16,4% nella casa di proprietà e il 7,2% in un B&B. Per chi andrà in strutture con la necessità di prenotare il proprio soggiorno, il 40,8% lo farà contattando direttamente la struttura, anche tramite il proprio sito internet. Durante questi giorni, le attività principali saranno all'insegna della socialità. Infatti se in primo luogo si effettueranno passeggiate (68,4%), non mancherà tempo per le serate con amici (46,1%), per pranzi o cene al ristorante (45,0%) e per un aperitivo o un drink con gli amici (33,6%). Il 62,9% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 21,6% viaggerà in aereo e il 4,2% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (60,8%). Tra chi non andrà in vacanza, il 48,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 23,1% per motivi familiari e un altro 23,0% per motivi di salute.
«Il suono della campanella - dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - ha rappresentato indirettamente un test per il comparto: ci dice che la chiusura delle scuole è un assist per la programmazione di una vacanza, ci conferma che la destinazione preferita dei nostri concittadini resta l'Italia nel 90% dei casi, ci rivela che c'è un cambiamento di rotta e che il mese di giugno può rappresentare un'opzione utile e sostenibile, principalmente per le famiglie italiane».
Qualche giorno fa il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti aveva calcolato 15 milioni di arrivi di turisti (7 milioni di italiani e 8 di stranieri) nelle strutture ricettive italiane, in crescita del +2,2% rispetto allo stesso mese del 2023, per un totale di 54 milioni di pernottamenti (+1,8%).
Lancia l'allarme caroprezzi Assoutenti: gli ultimi dati Istat sull'inflazione hanno registrato un trend al rialzo per tutte le tariffe legate al comparto delle vacanze: i pacchetti vacanza sono rincarati del +20,4% su anno, gli alberghi del +7,8%, b&b, case vacanze e altre strutture ricettive del +8,1%, i biglietti dei treni del +8,1% su anno, autobus e pullman del +4%.
(Unioneonline/v.l.)