Tre avvocati e una dipendente del Tribunale di Bari sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito di una indagine su presunte truffe alla Regione Puglia.

Notificata dalla Guardia di Finanza anche una misura interdittiva e disposto il sequestro preventivo di beni per oltre 22,3 milioni di euro, corrispondente al valore delle truffe.

I fatti riguardano compensi legali pagati dalla Regione per migliaia di contenziosi su indennizzi in agricoltura dal 2006 al 2019.

Agli indagati, complessivamente 21, il procuratore facente funzione Roberto Rossi e il sostituto Francesco Bretone contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, interruzione di pubblico servizio, truffa ai danni dello Stato, truffa aggravata ai danni della Regione, diverse condotte di falso relative ad autenticazione di firme, firme false di persone decedute, falsi domicili, riciclaggio e autoriciclaggio.

L'inchiesta, denominata "Leguleio", nasce da una denuncia presentata nel maggio 2018 dal presidente della Regione, Michele Emiliano. Agli atti ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali, verbali di persone informate sui fatti, documenti acquisiti negli studi legali, a casa degli indagati e in Tribunale.

Secondo le ricostruzioni Giuliana Tarantini, dipendente dell'ufficio esecuzione mobiliare del Tribunale di Bari, tra marzo e dicembre 2018 avrebbe percepito fino a mille euro al mese dallo studio legale Primavera per agevolarne le pratiche. La donna, finita oggi agli arresti domiciliari risponde di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, falso e truffa. Il suo compito sarebbe stato quello di "monitorare le iscrizioni a ruolo trasmesse telematicamente" dai legali dello studio Primavera, di apportare eventuali correzioni agli atti e anticipare "illegittimamente" le date delle udienze.

Nell'inchiesta sono indagate in stato di libertà anche altre due ex operatrici giudiziarie dell'ufficio esecuzioni civili del Tribunale di Bari, attualmente in pensione, accusate di aver alterato fascicoli di procedure esecutive in cambio di "pacchi regalo contenenti prodotti agroalimentari".

(Unioneonline/v.l.)
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