Chiedevano rimborsi per prestazioni sanitarie di assistenza domiciliare e parasanitaria superiori a quelle realmente effettuate, truffando il Servizio Sanitario Nazionale.

Al centro dell'inchiesta, affidata al pubblico ministero di Roma Alberto Pioletti, quattro amministratori, in carica tra il 2011 e 2015, di tre cliniche che offrono il servizio "hospice" ai malati terminali, accusati di essere responsabili delle richieste.

I carabinieri del Nas hanno sequestrato 7,3 milioni di euro, che secondo il pm sarebbero stati rimborsati indebitamente, dalle casse delle case di cura Villa Speranza (2 milioni e 800mila euro), Fondazione Roma (1 milioni e 800mila euro) e Sant'Antonio da Padova (2 milioni e 600mila euro).

L'indagine è iniziata in seguito all'esposto presentato da un medico.

(Redazione Online/F)
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