Trovata morta la ristoratrice che aveva risposto “a tono” alla recensione sul «tavolo vicino a gay e disabili»
Il corpo di Giovanna Pedretti è stato rinvenuto vicino al fiume Lambro. La sua replica alle lamentele di un cliente aveva fatto il giro del webPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il cadavere di una donna è stato ritrovato sulla sponde del fiume Lambro a Sant'Angelo Lodigiano.
Si tratterebbe di Giovanna Pedretti, 59 anni, titolare della pizzeria “Le Vignole”, finita alla ribalta delle cronache in questi ultimi giorni per aver risposto “a tono” a una recensione postata sul web (che aveva però fatto sorgere molti dubbi quanto alla veridicità) nella quale un cliente si lamentava di essere stato messo in un tavolo «vicino a gay e disabili».
Sul posto, dopo la scoperta, sono intervenuti i vigili del fuoco, assieme ai carabinieri e al pm di turno. Potrebbe essersi trattato di un gesto estremo.
Nella recensione il cliente aveva scritto che la pizza delle Vignole di Sant’Angelo Lodigiano «era eccellente e il dolce ottimo», ma, aveva lamentato, «mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non me ne sono accorto subito perché erano composti, e a un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà. Mi spiace – aveva concluso – ma non mi sono sentito a mio agio».
«Egregio cliente – era stata la risposta della Pedretti, che al pari della recensione aveva fatto anch'essa il giro dei social - apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso un ragazzo in carrozzina... Detto ciò, a fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Non selezioniamo i nostri clienti in base all'orientamento sessuale e men che meno la disabilità. Le chiedo gentilmente di non tornare da noi a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati».
(Unioneonline/l.f.)