Troppi morti rispetto ai posti disponibili nei cimiteri. E' la triste realtà di decine di comuni italiani, tanto che il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha firmato un'ordinanza nella quale si prevede che, "per far fronte alle necessità di sepoltura", i prefetti possano "disporre l'ammissione di defunti in ogni cimitero comunale dell'ambito territoriale di competenza, anche in deroga agli eventuali limiti stabiliti nei regolamenti comunali di polizia mortuaria".

Il provvedimento è stato deciso "considerata la necessità di assicurare l'attuazione degli adempimenti mortuari in sicurezza", nonchè "la necessità di evitare l'accumulo straordinario di feretri in giacenza contenenti salme di defunti positivi al Covid-19, con la conseguente saturazione dei cimiteri e degli impianti di cremazione".

L'ordinanza contiene anche "disposizioni per facilitare l'attuazione della cremazione e delle pratiche funebri".

Si stabilisce che "la formazione degli atti di morte da parte dell'Ufficiale di stato civile può essere effettuata anche sulla base dell'avviso o accertamento di decesso trasmesso telematicamente dall'autorità sanitaria" e che "gli avvisi, le autorizzazioni e le documentazioni necessarie per la sepoltura o la cremazione vengono formati e inoltrati tempestivamente da parte del comune in cui è avvenuto il decesso all'impresa funebre incaricata, ai gestori di cimitero o crematorio, per via telematica".

(Unioneonline/L)
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