Tre ragazze minorenni e un bimbo di 7 mesi sono stati i primi naufraghi scesi dalla Humanity 1, la nave della ong “Sos Humanity" approdata a Catania con 179 migranti.

Dopo le ispezioni sanitarie è iniziato uno sbarco definito “selettivo”, ossia consentito solo ai minori, alle donne ai fragili. In mattinata sono ancora una trentina le persone a bordo.

“Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di Giorgia Meloni, degli oggetti. Una vergogna!", ha scritto su Twitter il deputato di Verdi e Sinistra Italiana, Aboubakar Soumahoro, che si trova al porto di Catania.

In tutto erano quattro le navi ong che da giorni, al largo delle coste siciliane, chiedevano un porto sicuro: oltre mille i migranti a bordo. Il Viminale ha ribadito la linea adottata: "Le persone che hanno i requisiti possono sbarcare", ma "gli altri devono tornare fuori dalle acque territoriali". Posizione rimarcata dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che, da Milano, ha sottolineato che l'Italia si fa "carico di ciò che presenta problemi di ordine assistenziale e umanitario", ma "senza derogare al fatto che gli obblighi di presa in carico competono allo Stato di bandiera" e "senza venire meno agli obblighi umanitari su cui non faremo mai marcia indietro".

Sono state già avviate interlocuzioni con Paesi europei come la Francia che si sono detti disponibili ad accogliere una quota di migranti. Ma per la ong Sos Humanity il provvedimento "è illegale" perché le 179 persone soccorse sono "rifugiati, in uno stato vulnerabile, alcuni di loro visibilmente traumatizzati: hanno bisogno di cure mediche e psicologiche".

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata