Travolta da una ruspa e uccisa in spiaggia, l’autista: «Tragedia immane, non mi capacito»
A parlare per Lerry Gnoli è l’avvocato che lo difende: l’inchiesta potrebbe allargarsiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il mio cliente è dispiaciutissimo, è una tragedia immane. Non si capacita di come possa essere successo e fa le condoglianze alla famiglia della donna». Lo dice l'avvocato Vittorio Manes del foro di Forlì, che difende Lerry Gnoli, l'autista della ruspa che ieri ha investito e ucciso la sessantaseienne Elisa Spadavecchia, in spiaggia a Pinarella di Cervia.
«Sono 35 anni che fa questo mestiere», aggiunge il legale del cinquantaquattrenne. Il dramma è avvenuto ieri nella tarda mattinata: stando a una prima ricostruzione, la ruspa stava sistemando e pulendo la spiaggia in vista della stagione balneare. Da capire come abbia investito Spadavecchia, con il tragico incidente avvenuto davanti agli occhi di altri bagnanti.
L'obiettivo degli inquirenti, il procuratore capo Daniele Barberini e la pm Lucrezia Ciriello, che coordinano le indagini dei carabinieri, è quello di accertare perché l'autista del mezzo si trovasse lì e chi gli aveva dato l'incarico, circostanza che al momento non sarebbe stata ancora pienamente chiarita. A quel punto si valuteranno eventuali ulteriori responsabilità. Nei prossimi giorni si disporranno accertamenti anche sul mezzo sequestrato e probabilmente l'autopsia.
(Unioneonline)