Torna l'ora solare, e potrebbe essere una delle ultime volte.

Domani, salvo per gli orologi più tecnologici (quelli automatici degli smartphone o delle smart tv per intenderci), chi porta l'orologio al polso o ha ancora la cara vecchia sveglia sul comodino dovrà cambiarla a mano.

Le lancette andranno spostate indietro di un'ora, con il cambio che come di consueto avverrà alle 3 del mattino. Il risultato sarà più luce al mattino e più buio nel pomeriggio. Almeno fino a domenica 29 marzo 2020, giorno in cui ci sarà il ritorno dell'ora legale.

GLI EFFETTI - Il brusco cambiamento, come dimostrato scientificamente, ha un effetto negativo sulle persone: "Ogni cambio dell'ora - avverte Adriano Formoso, psicologo e psicoterapeuta a Milano - incide sul cambiamento dei nostri ritmi e le nostre abitudini. Con i miei pazienti ho riscontrato conseguenze negative evidenti fino a quando il cambiamento dell'ora non si è riposizionato come processo abituale".

"Generalmente - prosegue - bastano un paio di settimane ma per alcuni serve più tempo e spesso provoca implicazioni di altro genere che spostano l'attenzione sul disturbo causato come insonnia, frammentazione del sonno e disturbo del tono dell'umore".

Formoso suggerisce anche un metodo di terapia, quello della musica: "Può essere un facile rimedio per armonizzare e riequilibrare l'asse mente corpo in questo periodo autunnale. Per esempio un brano che aiuta il buon umore con frequenze acustiche che agiscono sull'ormone corticotropo".

L'ULTIMATUM UE - Quello che avverrà nella notte potrebbe essere uno degli ultimi cambi dell'ora legale/solare: l'Unione europea sta valutando la possibilità di abolirlo e ha chiesto a tutti i Paesi europei di prendere una decisione, entro aprile 2020, con la svolta che dovrebbe arrivare nel 2021.

Restare nell'ora legale, secondo uno studio di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, garantisce un risparmio annuale di 800 milioni di kilowattora, ossia 400mila tonnellate di Co2 all'anno e 160 milioni di euro.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata