Tommy Onofri, concessa la semilibertà a Raimondi. La madre del bimbo ucciso: «Un’ingiustizia»
L’uomo fu condannato per il rapimento del piccolo, avvenuto nel 2006. Per i giudici l’esecutore materiale del delitto fu Mario AlessiSalvatore Raimondi, condannato a 20 anni per il rapimento del piccolo Tommaso Onofri la sera del 2 marzo 2006 a Parma, ha ottenuto la semilibertà: esce la mattina presto dal carcere di Forlì e lavora come magazziniere. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma.
I giudici del tribunale di Parma, al processo, dettero credito alla sua versione dei fatti: fu lui che sfilò il piccolo Tommy dal seggiolone e lasciò un impronta sul nastro adesivo con cui fu legata tutta la famiglia, ma fu Mario Alessi ad uccidere il bambino.
Alessi è stato condannato all'ergastolo mentre Antonella Conserva, all'epoca compagna di Alessi, sta finendo di scontare una condanna a 24 anni.
Raimondi ha già scontato 16 anni e mezzo di carcere, ma non è ancora libero perché nel 2018 è stato condannato a tre anni e mezzo per estorsione nei confronti di un altro detenuto.
«Provo una profonda amarezza - dice sempre alla Gazzetta di Parma Paola Pellinghelli, la madre del piccolo Tommy - quando sento parlare di permessi, sconti o semilibertà. Questa non è giustizia, è ingiustizia».
(Unioneonline)