Non sono eseguibili i cinque arresti ottenuti dalla Procura di Torino per terrorismo internazionale, a causa di "motivi procedurali".

Le ordinanze di custodia cautelare, rivolte a cinque persone di nazionalità tunisina accusate di aver formato in Italia un gruppo collegato allo Stato islamico, erano state formulate il 17 maggio scorso.

Un mese dopo, un giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta: ma, quando il pm Andrea Padalino ha fatto ricorso, le toghe del tribunale del riesame del Piemonte gli hanno dato ragione.

Il provvedimento, però, non può essere eseguito: perché gli indagati, tre ai domiciliari per droga e due a piede libero, possono ricorrere in Cassazione.

Stando alle prime informazioni, i tunisini sono arrivati a Torino nel 2014: per ottenere il permesso di soggiorno avevano dichiarato (falsamente) di essere iscritti all'università. Invece si sono spostati a Pisa, dove hanno creato una piazza di spaccio.

(Redazione Online/D)

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